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- Categoria: Galleria immagini
- Pubblicato Sabato, 28 Dicembre 2013 13:15
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Questa parte del sito comprende immagini di diversa provenienza: archivi pubblici e privati, libri, pubblicazioni di varia natura, filmati. Ove possibile abbiamo citato le fonti: laddove esse non siano state rintracciate, o risultino imprecise, siamo disponibili a integrazioni e correzioni.
Abbiamo tentato di suddividere la raccolta in diverse sezioni, che saranno costantemente aggiornate e controllate. Il visitatore vi troverà fotografie di partigiani, di vittime civili, di eventi, di luoghi. Chiunque vorrà inviarci materiale o altra documentazione può prendere contatto con noi attraverso l'apposita sezione del sito. Grazie fin d'ora a chi avrà la cortesia e la pazienza di collaborare all'arricchimento della galleria. Naturalmente non potremo pubblicare tutto: il materiale ricevuto sarà comunque attentamente valutato. Grazie nuovamente dalla redazione.
Sezione 01 - caduti del 3 aprile 1944, vittime civili. L'elenco non segue il consueto ordine alfabetico, ma la lista contenuta nel documento conservato presso l'Istituto Storico della Resistenza (dal 1995: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea), fascicolo B FV 1. Lo stato anagrafico ed il numero dei figli sono tratti invece dall'archivio parrocchiale di S. Maria della Motta a Cumiana ("carte don Felice Pozzo", per gentile concessione di don Flavio Motta).
1.0. nomi e immagini delle vittime.
1. Luigi Durando fu Giovanni, 2 giugno 1900, abitante in via Chisola, coniugato con 6 figli
2. Giacomo Canale di Giuseppe, 4 febbraio 1909, Cà Nuova-via Giaveno, coniugato con 1 figlio (a)
3. Giovanni Canale di Giuseppe, 11 novembre 1904, Cà Nuova via Giaveno, coniugato con 4 figli (b)
4. Luigi Traversa fu Giuseppe, 15 dicembre 1900, via Giaveno, coniugato (c)
5. Valentino Recrosio di Giuseppe, 11 aprile 1904, via Berti, coniugato con 2 figli (d)
6. Giovanni Daghero fu Felice, 17 settembre 1901, via Berti, coniugato con 3 figlie (e)
7. Giacomo Daghero fu Felice, 29 ottobre 1899, via Berti, coniugato con 4 figlie (e)
8. Dario Daghero fu Felice, 3 dicembre 1908, via Berti, coniugato con 2 figlie (e)
9. Alessandro Ruffinatto di Giovanni, 30 ottobre 1900, via alla Grotta, coniugato con 1 figlia (f)
10. Giovanni Ruffinatto fu Alessandro, 30 novembre 1925, via alla Grotta, celibe (f)
11. Eraldo Fassetta fu Giuseppe, 8 novembre 1900, via Berti, coniugato con 1 figlia
12. Marcellino Amè fu Giuseppe, 13 agosto 1901, via Berti, coniugato con 4 figli (g)
13. Michelangelo Amè fu Giuseppe, 8 maggio 1905, borgata Galli, coniugato con 3 figli (g)
14. Giovanni Burdino fu Luigi, 16 settembre 1901, via Berti, celibe
15. Enrico Gattone fu Giovanni, 19 maggio 1897, via Berti, coniugato con 2 figli
16. Cesare Baudino fu Carlo, 16 maggio 1894, via Berti, coniugato con 2 figli
17. Domenico Amedeo fu Beniamino, 23 luglio 1896, via Boselli, celibe
18. Francesco Pacchiotti fu Pietro, 2 ottobre 1904, piazza Umberto I,coniugato con 1 figlia
19. Felice Ughetti di Giuseppe, 13 ottobre 1911, piazza Umberto I,coniugato
20. Vincenzo Ambrosio fu Francesco, 19 novembre 1880, piazza Umberto I, vedovo con 3 figli
21. Enrico Rolando fu Severino, 18 marzo 1913, piazza Umberto I, coniugato con 1 figlia
22. Clemente Ruffino fu Carlo, 15 dicembre 1896, via Boselli, coniugato
23. Vincenzo Romero di Eugenio, 22 ottobre 1901, via Carutti, celibe (h)
24. Giovanni Romero di Eugenio, 17 agosto 1900, via Carutti, celibe (h)
25. Angelo Carello fu Giovanni, 27 marzo 1895, via Ruata Superiore, coniugato con 3 figli (i)
26. Silvio Daghero fu Giovanni, 21 dicembre 1878, via Ruata Superiore, vedovo con 2 figli (j)
27. Riccardo Daghero fu Silvio, 9 aprile 1918, via Ruata Superiore, celibe (j)
28. Michele Olmo fu Giovanni, 6 agosto 1878, via Ruata Superiore, coniugato
29. Leonildo Morello fu Giovanni Battista, 27 ottobre 1874, borgata Morelli, coniugato con 1 figlia (k)
30. Michele Giorda di Francesco, 31 maggio 1906, pilone Canalis, coniugato con 1 figlio
31. Anselmo Gastone fu Carlo, 28 gennaio 1879, via Carutti, celibe
32. Ermenegildo Pizzigati fu Mario, 3 dicembre 1913, via Boselli, coniugato con 1 figlio (l)
33. Fortunato Amedeo fu Giuseppe, 11 marzo 1897, via alla Costa, coniugato con 3 figli
34. Angelo Chiantore fu Giuseppe, 29 luglio 1903, via alla Costa, coniugato con 1 figlia
35. Mario Chiantore di Giovanni, 21 febbraio 1904, via alla Costa, coniugato con 2 figlie
36. Ignazio Bianco fu Giovanni Battista, 22 settembre 1891, via alla Costa, celibe
37. Cesare Mollar fu Francesco, 25 giugno 1900, via Lanteri, coniugato con 4 figli
38. Giovanni Moratto fu Ferdinando, 25 marzo 1914, via Lanteri, celibe (m)
39. Michele Ponzo di Giuseppe, [manca la datai 1916, via alla Costa, celibe
40. Mario Giacomino di Francesco, 5 gennaio 1922, Torino, celibe (n)
41. Giuseppe Maletto fu Michele, 19 dicembre 1898, via alla Costa, coniugato con 1 figlio
42. Michele Carello di Lorenzo, 17 ottobre 1903, borgata Olii, coniugato con 3 figli
43. Giovanni Carello fu Celeste, 9 maggio 1905, borgata Olii, coniugato con 2 figli (o)
44. Lorenzo Burdino di Alberto, 4 aprile 1927, borgata Faraudi, celibe (p)
45. Giuseppe Favro di Michele, 4 gennaio 1913, piazza Umberto I, coniugato
46. Giuseppe Mago di Gioacchino, 25 luglio 1910, Trucco Oreglia, celibe
47. Luigi Mollar fu Domenico,[manca il giorno] 1893, via Berti, celibe [manca la foto]
48. Giovanni Vaglio fu Bernardo, 3 novembre 1905, via Carutti, coniugato con 2 figli
49. Giuseppe Camusso fu Giacinto, 30 aprile 1882, borgata Camussi, coniugato con 1 figlia
50. Umberto Malli N.N., 23 aprile 1889, via Berti, celibe
51. Celestino Airasca di Guglielmo, 30 agosto 1915, via Berti, celibe
Note riguardanti alcune vittime (mancano due date di nascita):
(a) Giacomo Canale era in attesa di diventare padre una seconda volta.
(b) Giacomo e Giovanni erano fratelli. Un altro fratello, don Eraldo Canale, si trovava in quegli stessi giorni in carcere alle Nuove con l’accusa di appoggiare la resistenza torinese. Ne uscirà indenne.
(c) Luigi Traversa era cognato dei precedenti.
(d) Valentino Recrosio era in attesa di diventare padre una terza volta.
(e) Fratelli. Lasciavano nove orfani.
(f) Alessandro e Giovanni Ruffinatto, padre e figlio, muoiono insieme.
(g) Due figli di Marcellino Amè, Roberto e Giovanni, di 18 e 16 anni, moriranno impiccati tre mesi dopo, il 22 luglio 1944 per mano dei tedeschi. L’esecuzione avverrà sotto le finestre del municipio dove la mamma si era provvisoriamente sistemata: la loro casa era bruciata nel rogo di piazza Vecchia. Michelangelo Amè, che segue nell’elenco, era fratello di Marcellino.
(h) Vincenzo e Giovanni Romero erano fratelli.
(i) Uno dei figli, Alfredo di 18 anni, fiancheggiatore dei partigiani, morirà tragicamente il 19 marzo 1945, ucciso dalla polizia a Torino, in piazza Balilla (ora Duccio Galimberti) nel tentativo di prelevare un camion per la sua banda.
(j) Silvio e Riccardo Daghero, padre e figlio, morirono insieme.
(k) Leonildo Morello, 69 anni, era il più anziano delle vittime.
(l) Ermenegildo Pizzigati era diventato padre da pochi giorni.
(m) Giovanni Moratto era cognato di Cesare Mollar.
(n) Mario Giacomino era l’unico partigiano.
(o) Michele e Giovanni Carello erano cugini.
(p) Lorenzo Burclino era il più giovane dei caduti. Avrebbe compiuto 17 anni il giorno dopo.
1.1. vedove e orfani in raccoglimento durante una cerimonia di commemorazione (data non identificata, ma anni '50)
1.2. i superstiti. L'immagine ritrae alcuni superstiti dell'eccidio di Cumiana. La foto è stata scattata nel 1945, al termine del conflitto, alla Scuola Agraria Missionaria Don Bosco, denominata ora Istituto Salesiano Don Bosco. Gli uomini sono in posa di fonte alla stalla nella quale vennero rinchiusi dalle Ss in attesa del loro destino. Sono noti i nomi di tutte le persone che appaiono nell'immagine: saranno presto pubblicati.
1.3 altre immagini dei superstiti (Archivio Gianni Martoglio): 1- 2
1.4 Immagini agghiaccianti: il recupero delle salme, alla fine della guerra. Si lavora con guanti e maschere antigas. (fonte biblioteca comunale Cumiana).
1.5 La prima commemorazione pubblica dei Martiri, all'uscita dal cimitero del capoluogo. La datazione è in corso di valutazione, ma potrebbe collocarsi intorno ai primi di aprile 1946. La fotografia originale appartiene alla famiglia Chiantore - Muraro che ringraziamo per la gentile concessione.
Sezione 02 - partigiani, patrioti, combattenti.
2.1. Gianni Daghero "Lupo". L'immagine più famosa del comandante "Lupo" studente del Politecnico e comandante della Banda Guastatori. Le fotografie che seguono si riferiscono ai funerali svoltisi a Cumiana, il 3 giugno 1945 (fonte: L'Eco del Chisone). Le esequie furono celebrate insieme a quelle di Michelino Levrino e Giorgio Catti, morti tutti il 30 dicembre 1944 nel rogo della cascina Richetta appiccato dalla Nembo. (foto 1- 2 - 3 - 4 - 5 - 6). Le immagini dei funerali, che furono a quanto pare imponenti, non appaiono disposte in un ordine preciso. Sono in corso ricerche per accertare il percorso esatto che compì il corteo funebre (Archivio biblioteca comunale Cumiana). La salma di Giorgio Catti venne poi traslata, alcuni mesi più tardi, nel cimitero generale di Torino. Ecco un'immagine della cerimonia funebre celebrata il 30 dicembre 1945, nella chiesa di San Filippo Neri, all'angolo tra via Maria Vittoria e via Accademia delle Scienze: di fronte alla folla assipata sul sagrato tiene l'orazione l'ex comandante partigiano Silvio Geuna. Alle sue spalle la famiglia Catti. Si noti il fratello Piero, sulla sinistra, con la barba. E' presente un picchetto d'onore della divisione di fanteria "Cremona", equipaggiato con elmetti inglesi. La fotografia era affissa nella sede della Dc cumianese. Ora una sua riproduzione fa parte della raccolta disponibile presso la biblioteca comunale di Cumiana.
2.2. Sergio De Vitis a destra nella foto, insieme a Giulio Nicoletta (archivio privato)
2.3. Giulio Nicoletta ritratto a Torino nel corso della sfilata del 6 maggio 1945. Altra immagine della sfilata, in via Roma. Dietro a Giulio si intravede suo fratello Franco.
2.4. Ettore Serafino dall'archivio privato della famiglia Serafino, pubblicata in: "Nachtigall" op. cit. in bibliografia. In un'altra immagine appare in compagnia del fratello Adolfo detto "Fofò" (a sinistra) caduto in azione a San Martino di Cantalupa il 4 novembre 1944
2.5. Banda "Guastatori" al comando di Gianni Daghero "Lupo". Nell'immagine scattata al Ciom di Cumiana da Ettore Serafino si riconoscono alcuni partigiani. Partendo da destra, il primo uomo in piedi è Lorenzo Vanossi ("Alpi"), il terzo, con la pipa, è il capitano inglese Pat O'Regan in missione per conto del SOE, i servizi d'informazione britannici. Il quinto, con il cappello da alpino è Gianni Daghero "Lupo", alla sua destra infine, Giorgio Catti "il partigiano santo", anch'egli con il caratteristico copricapo degli alpini. L'immagine proviene dall'archivio di ettore Serafino ed è stata pubblicata per la prima volta da Angela Trabucco nel suo libro "Resistenza in Val Chisone e nel pinerolese" (1984, op. cit. in bibliografia).
2.6. 6.a Banda "Antonio Catania" al comando di Fausto Gavazzeni ("Rossi") alla Verna di Cumiana (archivio Ettore Serafino). Pubblicata per la prima volta da Angela Trabucco nel suo libro "Resistenza in Val Chisone e nel pinerolese" (1984, op. cit. in bibliografia). La didascalia dice: "Al centro Fausto Gavazzeni "Rossi" (con il braccio ingessato in seguito alla ferita riportata nell'azione su Torino) poco prima di essere arrestato; alla sua sinistra, col cappello da alpino, Gianni Gino. Alla sua destra l'ufficiale di aviazione Conti e "Gabriele di Pantelleria". Il primo a sinistra è un francese (Fiorenzo o Florence) proveniente dalle truppe tedesche".
Sezione 03 - militari germanici e della Rsi.
3.1 Anton Renninger immagine divenuta famosa. Il tenente delle Ss Renninger, a sinistra nella foto, ripreso con alcuni camerati ad una fiera paesana del pinerolese. L'istantanea, scattata al tiro a segno, fu ritrovata alla Liberazione in una caserma di Pinerolo. Sul retro recava l'indicazione scritta a mano "Renninger". Venne consegnata al comandante partigiano Felice Burdino, cumianese d'origine, e rimase ignota ai più fino al momento dell'incriminazione dell'ufficiale (1998), quando apparvero i primi articoli di stampa. L'originale si trova ora nel fascicolo processuale intestato a Renninger, agli archivi del Tribunale Militare.
Segnaliamo inoltre un'altra immagine di incerta identificazione, ma che potrebbe essere ricondotta allo stesso Renninger. Appare nel volume di Sergio Corbatti e Marco Nava, Sentire, pensare, volere : storia della Legione SS italiana, Ritter, Milano, 2001, alla pagina 161. La didascalia è molto vaga: "L'aiutante maggiore del comandante della Waffen-Grenadier-Brigade der SS ripreso nel suo ufficio a Pinerolo nell'aprile 1944. (STiRNWEIS)". Effettivamente c'è una certa somiglianza con l'altra immagine di cui abbiamo parlato sopra. Si nota la imperfetta impugnatura della penna stilografica nella mano destra (Renninger era parzialmente inabile proprio al braccio destro per una ferita riportata sul fronte russo). Corrispondono anche i gradi di tenente sulle mostrine. Infine, la fonte. Stirnweis non è altri se non l'uomo che sulla famosa immagine del tiro a segno compare sorridente a destra in primo piano. Era l'autista del generale Hansen, superiore diretto di Renninger. Non si comprende per quale motivo gli autori del volume, in genere molto precisi in fatto di nomi, gradi e circostanze relativi alle Ss abbiano sottaciuto il nome dell'uomo ritratto alla scrivania. L'ufficio cui si fa cenno nella didascalia dovrebbe essere l' Albergo Campana di Pinerolo requisito dalle Ss nella primavera del 1944, in piazza Tegas, oggi sede di un'agenzia bancaria.
3.2 Peter Hansen foto archivio M. Novarese, pubblicata in: "Nachtigall" op. cit. in bibliografia, ma anche in "Sentire, pensare, volere : storia della Legione SS italiana" Sergio Corbatti, Marco Nava, Milano, Ritter, 2001.
3.3 Otto Jungkunz comandante della 29.a Waffen Grenadier Division der SS (Italiensche Nr. 1) dall'autunno 1944 al 15.2.1945 (Ufficialmente gli successe Karl Wolff ma la divisione fu in effetti comandata dal generale Constantin Heldmann).
3.4 Karl Wolff Supremo comandante delle SS e della Polizia per l'Italia (HöSSPF).
3.5 Hans Schlemmer (18 gennaio 1893 – 26 giugno 1973) Generale delle truppe alpine, comandante del LXXV. Corpo d'Armata schierato lungo il fronte alpino occidentale (2)
Sezione 04 - altre manifestazioni
4.1 Nuto Revelli e Gianni Oliva a Cumiana
Vi proponiamo una serie di immagini risalenti al 16 marzo 1990. In quell'occasione lo storico Gianni Oliva presentò il suo libro: "La Resistenza alle porte di Torino" (editore Franco Angeli, Milano, 1989). Intervennero lo scrittore Nuto Revelli, il comandante Giulio Nicoletta, il generale Nino Criscuolo e Marco Comello, alla presenza del sindaco Luigi Bernardi, dell'assessora Laura Catti, e di molti consiglieri comunali. La presentazione si svolse nella sala consiliare, arredata ancora con vecchi tavoli da ufficio, davanti ad un pubblico numeroso ed attentissimo. Ecco le immagini:
1 da sin.: Nuto Revelli, Gianni Oliva, Marco Comello, Fiorenzo Marchesi, Luigi De Bellis, Giann Paolo Pitzalis, Germano Canale.
2 da sin.: Nuto Revelli, Gianni Oliva durante il suo intervento, Marco Comello
3 da sin.: Nino Criscuolo. In piedi, Giulio Nicoletta rievoca i giorni della Resistenza a Cumiana
4 l'intervento di Nino Criscuolo
5 parla Nuto Revelli
6 Il sindaco Bernardi e l'assessora Laura Catti consegnano una targa ricordo a Gianni Oliva
7 L'assessora legge il testo di una pergamena donata ai relatori. Nell'immagine sono ritratti anche il sindaco Luigi Bernardi ed il consigliere Roberto Costelli.